Si dice che una visita al Lago d'Orta sia un viaggio nel tempo. Sarà per la sensazione di pace e di bellezza che trasmette la distesa d'acque, racchiusa da morbide alture sulle quali fanno capolino tanti piccoli borghi dalla storia illustre. E poi Orta: che la definizione di "perla del Cusio" non sia esagerata lo si capisce camminando nel suo borgo medievale pedonale, raccolto intorno a Piazza Motta e al Broletto, il cinquecentesco palazzo comunale dal portico affrescato, con i negozi di artigianato, le caffetterie e i ristoranti sulle rive, i palazzi signorili lungo le stradine acciottolate e l'imponente Villa Bossi con i giardini che si specchiano nel lago e la scultura- simbolo del "pittore" collocata proprio di direzione dell'Isola di San Giulio, soggetto della sua tela. E, se nella leggenda San Giulio stese il suo mantello sulle acque lacustri per raggiungere l'isolotto e costruirvi la sua 100esima chiesa, dopo aver scacciato draghi e serpenti che la infestavano, oggi bastano pochi minuti in battello per scoprire il fascino di quella che è soprannominata l'"Isola del Silenzio". Che imbocchiate la "Via del Silenzio" o la "Via della Contemplazione", i cartelli con frasi che invitano alla riflessione vi guideranno fino al convento delle monache benedettine Mater Ecclesiae e alla solenne Basilica di San Giulio, risalente al IV secolo, riccamente affrescata. E quando vedrete il grande anello vertebrale fossile appeso in sacrestia, più che alla leggenda, pensate all'antichissima presenza di balenottere nelle acque del lago...
Appena fuori Orta, sulle colline del Cusio che portano al Mottarone, Legro ha letteralmente "affisso al muro" il cinema, trasformandosi in un "paese dipinto" molto frequentato da visitatori italiani ed esteri. La piccola frazione è una galleria a cielo aperto dedicata alla settima arte, con una bellissima serie di "murales" sulle facciate delle case del borgo antico, realizzati da artisti di tutto il mondo ispirandosi alle opere del poeta e scrittore Gianni Rodari (originario della vicina Omegna) e a pellicole ambientate sulle sponde del Lago. Da qui, nel fitto verde boschivo della Riserva Naturale, fa capolino il Sacro Monte con le sue 20 cappelle: quando lo visitate, per orientarvi nel percorso, cercate le manine affrescate sulla facciata delle cappelle, che come nei tempi antichi, indicano la via. Nel complesso dei Sacri Monti UNESCO del Piemonte e della Lombardia (Patrimonio UNESCO), quello di Orta è particolare perché è l'unico dedicato alla vita di San Francesco d'Assisi. Se poi volete esplorare il Lago d'Orta su due ruote, imboccate l'Anello Azzurro (percorribile anche a piedi), che dal Sacro Monte scende fino alla Via Francisca e a Corconio e, continuando per un breve tratto, riprende a salire fino al Monte Mesma. Qui, sulla cima trovate la chiesa e il convento dedicati a San Francesco: è il momento di godervi lo splendido panorama del lago con il Monte Rosa sullo sfondo, immersi in una piacevolissima atmosfera di pace e silenzio. E tanti altri sono gli itinerari e i sentieri che s'intrecciano attorno al Lago, tutti da scoprire a ritmo lento...
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